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mercoledì 23 novembre 2011

Restiamo umani

"Restiamo umani".
Questa frase, motto di Vittorio Arrigoni(attivista e testimone della causa palestinese, ucciso a Gaza lo scorso Aprile, blogger di Guerrilla Radio in cui raccontava le tragiche vicende della Striscia )mi ha molto colpito e fatto riflettere.
Vittorio non c'entra nulla con questo blog e con il nostro viaggio, ma "restiamo umani" rieccheggia con forza nella nostra storia.
Le nostre priorità sono cambiate.
La vita di tutti i giorni è stata stravolta.
Abbiamo scoperto un mondo sconosciuto, fatto di dolore e speranza, disillusione e piccole gioie, bianco e nero, tutto e niente.
Emozioni forti.
Fortissime, che premono per uscire.
Nonostante tutto il mio cinismo, a volte non riesco a trattenerle.
Ci sono momenti e luoghi che le amplificano travolgendomi.
L'ospedale ed il dolore altrui è uno di questi.
Per la terza volta in questi 4 mesi, mi è capitato di abbracciare una donna sconosciuta, scambiare il nostro calore annegando nelle lacrime, in silenzio.
Le parole non servono, non con chi sta compiendo un cammino simile al nostro. Forse è più facile lasciarsi andare e sentirsi più vicini con chi non ha bisogno di spiegazioni, anche se ci si vede una volta sola e poi mai più.
Forse è più facile capire l'urgenza di un abbraccio in uno sguardo angosciato e stanco che è identico a quello che vedo nel mio specchio.
Fatto sta che se "restiamo umani" ci sentiremo meno soli.

La mamma.

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