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lunedì 10 settembre 2012

Siparietto # 6

This post is translated by Moki in the comments :-)
 

Fortunatamente il viaggio con Nina non è solo incazzaturegente così: ogni tanto ci vengono in soccorso i simpatici siparietti a regalarci delle sane risate :-)

Ricordo che:

I siparietti non sono altro che scenette, simpatiche figure di m.., momenti di ilarità (mia) non voluti che mi hanno fatto sganasciare dalle risate.
Lungi dal mancare di rispetto sia alla Microba, sia agli attori involontari interpreti di queste esilaranti scenette, voglio sottolineare che non mi sono sentita affatto offesa da queste situazioni, anzi.
Mi hanno divertito in quanto assolutamente genuine, spontanee e naturali. E fino all'altro ieri avrei potuto esserci io nel ruolo dell'involontario gaffeur!
Sono ben altre le cose che fanno male.
E siccome di occasioni per piangere purtroppo penso che ce ne saranno, ora approfittiamone e ridiamo!

Siparietto # 6:

Negozio della Amplifon, io & Nina sedute ad attendere il nostro turno per rifare i calchi delle "chioccioline"(la parte in silicone che va posizionata all'interno dell'orecchio) delle protesi acustiche.
Al bancone una povera disgraziata cerca di aver la meglio sul clone della Sora Lella che racconta di improbabili apparecchi che "fischiano" anche senza batteria. Il tutto urlando perchè, senza protesi, l'anziana signora non ci/si sentiva più, dunque aveva automaticamente alzato i decibel che manco ad un rave party.

Ad un certo punto la Sora Lella si accorge di Nina e si avvicina al passeggino.

Si guardano.
Si piacciono.
Si sorridono.

"E' cinesina?"
Mi sforzo di non scoppiare a ridere mentre rispondo: "No, ha una sindrome genetica"
"Ah. Il papà è cinese?"
Ingoio una risata grassa come lei e riesco a dire, semplificando "No. Ha una malattia."
"Ah. Pensa che io il primo l'ho perso, il secondo l'ho perso e al terzo ho detto a mio marito "Guarda che se non mi riesci a dare un figlio, lo faccio col monnezzaro"!.

Morale: Chi col cinese, chi col monnezzaro, tutto il mondo è paese, volemose bene.
Empatia romanesca.
:-)

6 commenti:

  1. hahahahahahah poi bella la sora Lella che, molto presuntuosamente, dava per scontato che fosse colpa del marito se perdeva i bambini....che carattere!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. troppo forte... da oggi Nina San! che darei per essere presente a un "siparietto"!! ;)

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  4. :o)
    a volte c'è bisogno di un pò di buonumore

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  5. Bellissima!!!!!
    Voi romani siete davvero con una marcia in più!!!
    Potevi darle Nina per qualche ora....immagina cosa le avrebbe dato per pranzo con la scusa che "'sta povera Ninetta c'aveva 'na fame!!!!!"

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  6. And now the English version for those who can't read Italian!!

    ACCIDENTAL COMEDY MOMENT # 6

    Luckily, the journey with Nina is made not only of getting pissed off or dealing with nasty people: once in a while the “Accidental Comedy Moments” come to our rescue, and give us some healthy laughs :-)

    I remind you that:

    the Accidental Comedy Moments are just involuntary skits, moments of unintentional foolishness, unexpected moments of hilarity (mine) that make me crack up laughing.
    Far from being disrespectful to either the Microbe or the involuntary actors that take part of these exhilarating skits, I want to point out that I don't get offended by these situations, quite the opposite.
    They amuse me as they're completely genuine, spontaneous and natural. And up until not long ago it could have been me in the role of the blunderer!
    They're not what hurts.
    And since I think there will be plenty of occasions for tears, we now take advantage of these moments and laugh!

    “ACCIDENTAL COMEDY MOMENT” #6

    Amplifon store, Nina and I are sitting, waiting for our turn to take another mold for the silicon part of the hearing aid that goes inside the ear.
    At the front desk a poor wretch is trying to deal with the good-natured, overweight stereotypical roman old lady, who's telling her of improbable appliances that whistle without batteries. All this while yelling, because without her aid, the old lady couldn't hear anything, nor herself, so she had turned up the decibels to “rave party” levels.

    Then, the lady notices Nina, and approaches the stroller.

    They look at each other.
    They like each other.
    They smile at each other.

    “Is she Chinese?”

    I force myself not to burst out laughing, and I reply: “No, she has a genetic syndrome”

    “Ah. Is the father Chinese?”

    I swallow a laugh that's as fat as she is, and I manage to simplify the answer: “No, she has an illness.”

    “Ah. You know, I lost my first one, I lost my second one, at the third one I told my husband “Look, if you can't give me a child, I'll make one with the garbage man!”

    The moral of the story: whether with the Chinese, or the garbage man, we're all the same, “volemose bene” (let's love each other).

    Empathy, roman-style.

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