EHI !!!

Ho una tonnellata di bavaglini...ma se ti va di regalarmene un altro, metti l'importo corrispondente qui, lo tramuteremo in ore di fisioterapia, protesi e/o attrezzature speciali:




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martedì 16 dicembre 2014

Di sassolini, scarpe e lunghe attese




Una faccetta buffa davanti ad un enorme meraviglioso mosaico alle Terme di Diocleziano



La vita in Italia, lo avrete notato in tanti, si fa ogni giorno più difficile.
La vita con un bimbo "fuori standard", pure.
La vita in Italia con un bimbo "fuori standard" raggiunge vette di demenzialità che nessuno sceneggiatore di nessun cinepanettone demenziale potrà mai raggiungere.
Ho deciso di togliermi qualche sassolino sfogandomi qui, così le solite orecchie possono riposare ed ho una platea più vasta, ah ah ah! 


Tema: Richiesta di scarpe ortopediche nuove con tutori


Svolgimento:


-prenotare ed effettuare la visita ortopedica/fisiatrica
-portare la prescrizione dello specialista alla ditta che fornisce le protesi/ausili
-la ditta rilascia il preventivo
-portare il preventivo della ditta alla ASL
-ritirare l'autorizzazione dalla ASL e portarla alla ditta
-farsi prendere le misure/calco del piede
-tornare dopo un tot alla ditta a prendere le scarpe
-effettuare il cosiddetto "collaudo" dall'ortopedico/fisiatra
-spedire la documentazione con l'ok dello specialista alla ditta 


Così su Marte.

In Italia invece:


-inizio a chiamare l'ospedale il 10 di ottobre (la Microba mi dice che le scarpine le fanno male)
-dopo aver chiamato tutti i numeri di questo mondo, riesco a trovare chi si occupa delle prenotazioni delle visite. É il 15 di ottobre. Visita fissata per il 3 dicembre ... Cerco di insistere facendo capire l'urgenza (la bimba ha e può camminare solo con quelle scarpe).Niente da fare. 
Provo a contattare direttamente la fisiatra per veder se si riesce a fare la "terronata" ossia trovare un buco fuori lista d'attesa (deve fare solo una prescrizione, in fin dei conti) ma ha cambiato ufficio e nessuno sa il numero di interno. Parlo con svariati colleghi e lascio il mio numero a chiunque riuscendo a non beccare manco un aitante stalker... 
-vista la mal parata, tolgo i tutori dalle scarpe in modo che non le facciano più male
-provo altre vie tramite la ASL locale (anche per evitare di farmi 100 km per una prescrizione) ma Nina si ammala, viene operata, fa la sua bella convalescenza e...siamo al 3 dicembre.
-Nel frattempo mi spezzo la schiena portandola in braccio spesso e volentieri 
-visita ok, fortunatamente il reparto di Neuroriabilitazione Pediatrica si é organizzato ospitando gli addetti della ditta che fornisce gli ausili ed il preventivo é subito fatto, saltando un passaggio.
-vado alla ASL ovviamente sbagliando giorno, perché gli sportelli sono aperti solo 3 giorni alla settimana. Per una volta che avevo trovato subito un bel parcheggio, proprio sopra un cassonetto....:-)
-torno alla ASL e falciando una vecchietta fortunosamente rientro nei 50 numeri che vengono serviti ogni mattina. Gli sportelli aprono alle 8.30 ma c'è gente in fila dalle 7. Leggende metropolitane riportano vecchietti che mandano i i nipoti a prendere il posto all'uscita dei rave party.
-mi alieno con un paio di ore di attesa e consegno il preventivo. Ci vorranno 7 giorni 7 per l'autorizzazione.
Però per ritirarlo non devo più fare la fila. Che culo, penso.
-dopo una settimana torno e mi faccio comunque un po' di fila perché ci sono un tot di vecchietti azzannatori che devono ritirare anche loro i preventivi autorizzati (praticamente tutti quelli che lo hanno presentato il mio stesso giorno).
-telefono immediatamente alla ditta e mi rispondono che per l'appuntamento verrò "richiamata presto"
-siamo al 12 di dicembre, venerdì .
-sfogliando distrattamente il dizionario "romano-italiano" mi sovviene che "presto" viene comunemente tradotto come "mai". 
-weekend dde mmerda con Nina che si fa portare in braccio ogni istante perché ha male ai piedi ed in effetti noto degli arrossamenti sui malleoli dove sfrega la scarpina oramai piccola.
-lunedì 15 richiamo la ditta spiegando la situazione, aggiungendoci anche qualche litania in bresciano stretto: mi dicono che solleciteranno.
-in effetti nel pomeriggio richiamano con la data dell'appuntamento per fare il calco del piede:
31 dicembre! evviva, veglione con il tecnico ortopedico! 
-la prima settimana di gennaio però saranno chiusi, quindi la richiesta verrà lavorata dopo il 7 gennaio. Tenendo conto che ci vogliono minimo 2 settimane per avere le scarpe, arriviamo a fine mese.
-Dopodiché c'é da andare a provarle pregando perché siano giuste, prendere scarpe e bimba ed andare a fare il collaudo dalla fisiatra e poi occuparsi della documentazione. 

Diciamo che per febbraio avremo le scarpe? 

Azzardiamoci, dai, siamo fiduciosi ed ottimisti, che ci costa? 
3/4 mesi per un paio di scarpe ortopediche senza le quali non puoi camminare, cosa vuoi che siano? 


Welcome in Italy.


Ah, questo post è dedicato a tutti quelli a cui piace domandarmi in continuazione perché ancora non sono rientrata al lavoro, contando che le scarpine sono solo la punta dell' "iceberg Nina" e che la legge 104 (fortuna che c'è, eh) prevede solo 3 giorni al mese da utilizzare in supporto al disabile.
A gennaio ci siamo fatti i conti e siamo già a 6 giorni di giri tra visite, scarpe e day hospital.
A che punto siamo con la clonazione? ;-)







domenica 26 ottobre 2014

Halloween : zucca di carta facilissima - tutorial



Nonostante la mia compulsività sfiori dei livelli patologici :-D sono sempre in ritardo su tutto, vorrei delle giornate di 48 ore ed un aitante aiutante palestrato avere la possibilità di clonarmi o quantomeno il teletrasporto, se non proprio il dono dell'ubiquità ...
e, nonostante i nostri giorni assomiglino di più a degli schemi livello platino di Tetris (tutto incastrato al secondo) quando potrei riposarmi un po' riesco ad inguaiarmi da sola.
Maledetta linguaccia mia.
L'ho sentita distintamente proporre alle mie figlie di creare le decorazioni di Halloween, senza nemmeno avermi chiesto il consenso.
Ma tant'è.
Come al solito sprovvista dei fantastici materiali che si vedono sui blog mammeschi, ci siamo arrangiate con quello che avevamo in casa ed il risultato è stato questo, very low cost e facilissimo, ecco le nostre zucche di carta:

Occorrente:

Foglio o cartoncino A4 di colore arancione
Ritagli o foglio verde
Forbici
Vinavil o altra colla per carta
Squadra o righello
Filo o cordoncino
spillatrice o pinzatrice che dir si voglia
foratrice

Tempo: qualche minuto; se la divisione dei compiti non è chiara, anche una mezz'ora e la promessa del motorino a 15 anni :-D



Suddividere a strisce larghe 2 cm un foglio A4 arancione.
Ritagliare le strisce.
Posizionare 2 strisce a croce; aggiungere le altre due a x, in modo da ottenere un asterisco.
Fermarle al centro con un punto di spillatrice.






Forare tutti i bracci del nostro asterisco a pochi millimetri dal bordo






Prendere un ritaglio rettangolare (anche non perfetto) verde ed arrotolarlo su se stesso in modo asimmetrico, ossia, che un'estremità risulti più fine dell'altra. Fermare il lembo con un punto di colla. Abbiamo creato il picciolo della zucca, che verrà poi inserito nei fori.
Sempre con forbici e ritagli di carta verde, creare un paio di foglioline "ondeggianti".
Lasciare una delle due estremità della foglia di larghezza sufficiente per essere forata.  






Se volete una zucca da appendere, fissate un lato del filo o cordoncino, al centro dell'asterisco con un punto di spillatrice. Sovrapporre  uno ad uno i lati dell'asterisco facendo coincidere i fori e creando una specie di pallina..
Sovrapporre anche le due foglie, dare un punto di spillatrice sulla sommità in modo che la zucca, se appesa, mantenga la sua forma. Infilare il cordoncino nel foro superiore facendolo passare all'interno della zucca e poi nel picciolo.







Incastrare il picciolo nel foro sulla sommità della zucca.
Et voilà la zucca è pronta da appendere!!!












sabato 13 settembre 2014

Un mese all'ora x

Un mese. 
Esattamente un mese all'ora x.

Dopo tre anni e mezzo torno a lavorare.

Tre anni e mezzo in cui ho fatto il lavoro più bello ed impegnativo del mondo, 24 ore al giorno e 7 giorni di 7, quello meno riconosciuto, duro e sfibrante ma che mi ha dato grandi soddisfazioni, le migliori che potessi mai avere.
Speravo che la situazione riabilitativa e medica di Nina si sarebbe dipanata con il passare del tempo, invece tutto è rimasto come prima, ossia... un gran casino! 
Ma ce la farò (ce la farò?) se no che Mamma Compulsiva sarei, eh eh eh!
Sono pronta a raccogliere anche questa sfida, del resto Nina mi ha insegnato che "quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare" ;-)
Le giornate diventeranno ancora più "Tetris" degli anni scorsi, tutto ad incastro millesimale, ma (unica nota positiva) almeno mi interfacceró con degli adulti senza camice e finalmente si parlerà di "altro".
...
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Sempre che mi ricordi dove é l'ufficio... :-)