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venerdì 18 luglio 2014

Il venerdì del libro...fuori standard




Quando l'ho visto, per caso su uno scaffale in un negozio equo solidale, mi ci sono fondata sopra: potevo perdermi una storia che parla di due bambini sordi in attesa di impianto cocleare ( che probabilmente sarà il futuro di Nina)???
Certo che no.
La sera stessa, senza bimbe presenti, ho iniziato a sfogliarlo: dopo qualche pagina la commozione è stata troppa e non sono riuscita a continuare. 
Qualche sera dopo mi sono fatta forza e l'ho proposto come lettura della buonanotte.
Alle bambine è piaciuto soprattutto il fatto che i due piccoli protagonisti si trovino in ospedale, esperienza che purtroppo hanno provato entrambe recentemente. 
Per il resto il testo non ha avuto molta presa, se non per le cose negative.
Si tratta del racconto fatto in prima persona da due bambini, Marco di 5 anni ed Asha di 6, della loro sordità. 
Vengono presentati molti lati negativi, soprattutto riguardanti la famiglia: la non accettazione da parte dei genitori e dei parenti di questo handicap dei figli, le difficoltà scolastiche, i ricatti e sotterfugi attuati dai bambini per sopravvivere nel mondo "udente", la rabbia ed il disagio che pervade ogni vignetta.
Il racconto si interrompe bruscamente, senza proporre un lieto fine accompagnato dai disegni, ma si conclude con una specie di lunga relazione "tecnica" scritta, rivolta agli adulti credo, sulla vita di Marco ed Asha dopo l'intervento.
Ho intuito la sicuramente buona intenzione di chi ha pensato questo libro, ma sinceramente lo trovo un  racconto più adatto ai genitori (magari quelli che non hanno accettato la sordità dei figli e che dovrebbero far fronte al disagio che questa non accettazione avrà creato nei loro bambini) che non a dei piccoli lettori. 
Infatti le mie bimbe sono rimaste turbate e continuavano a chiedere come mai i genitori piangessero e fossero preoccupati, perché Asha dicesse bugie alle maestre, come mai Marco fosse sempre arrabbiato. 



A Nina poi è balenata subito l'idea di strapparsi le protesi acustiche come fa il protagonista quando non vuole ascoltare i genitori.



Abbiamo concluso la lettura con un senso di angoscia che non abbiamo mai provato nei confronti della sordità della Microba, soprattutto mi ha impensierito che la Piccola Hooligan mi chiedesse se anche noi abbiamo pianto come i genitori di Marco e se, come la mamma di Asha, pensiamo che Nina non imparerà un granché.


Il libro, invece di proporre la sordità in modo positivo ha, secondo me, posto l'accento solo sugli aspetti negativi, sollevando insicurezze, dubbi e sospetti nelle mie figlie, soprattutto la più grande: "ma non è che anche tu e papà piangete di nascosto?" Oppure: "se la mamma e il papà di Marco non lo vogliono perché è sordo, lo lasciano all'ospedale?" :-(
Insomma, più turbamento che sollievo per questa lettura della buonanotte che non credo riproporrò, anche se ha fornito lo spunto per parlare di integrazione, di accettazione, di come affrontare i piccoli grandi problemi in modo positivo e costruttivo.



Titolo: Marco e Asha vanno in ospedale! - Pensieri di bambini sordi
Autori: Marisa Bonomi - illustrazioni di Cristina Pietta
Editore:Sinnos editrice
Prezzo: € 12 incluso DVD del libro raccontato con la Lingua Italiana dei Segni (LIS)
 
Questo post partecipa al Venerdì del libro di Homemademamma
 
Qui i nostri Venerdì del Libro

1 commento:

  1. Che peccato... Sicuramente, come hai scritto tu, le intenzioni erano buone, ma nel caso di libri che trattano temi speciali credo sia importante trasmettere messaggi positivi. Claudia

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